SEZIONE 1
Cronologia
i fatti principali
SEZIONE 2
le testimonianze
lettere dei condannati (simulazione
degli alunni)
intervista alla nonna
SEZIONE 3
la mappa
SEZIONE 4
gli strumenti di guerra
|
SEZIONE
2
Le
testimonianze: simulazione relativa
alle lettere dei condannati a morte della resistenza. Tutti gli
alunni hanno immaginato di essere dei prigionieri dei lager e hanno
scritto delle lettere mettendosi "nei panni" dei prigionieri. |
LA VITA NEI
LAGER
I lager, "il lavoro rende liberi",
questa era la scritta che accoglieva i prigionieri.
"In meno di dieci minuti
tutti noi uomini fummo radunati in
un gruppo, le donne, i bambini, i
vecchi, li inghiottirono puramente e semplicemente.
Le donne venivano portate nelle
camere a gas che erano ermetiche. Questa era
la vita dei prigionieri nei lager.
(Andrea A.) |
Questa
lettera è indirizzata a mio
fratello:
Ciao fratellino, noi da
domani non ci vedremo più, sono in un campo di concentramento e
sarò fucilato o messo nella camera a gas.
Ti ho voluto sempre molto
bene e grazie per tutte le cose che hai fatto per me.
Studia e stammi bene.
Baci Davide
(Davide B.) |
Questa
lettera è stata scritta da un padre a suo figlio deportato in un
campo di concentramento.
Caro
figlio,
In
questo campo di concentramento io sto proprio male.Visto che sto
per morire ti auguro che non venga mai in questi orribili posti
perché ti fanno lavorare a dismisura e ti danno solo un tozzo di
pane al giorno e pochissima acqua. Cresci bene e studia.
Da
tuo padre.
(Massimiliano) |
Lettera
ai nostri
genitori
Carissimi
genitori, siamo noi, Chiara e Sharon , vi scriviamo per
raccontarvi le sgradevoli
situazioni che ci
sono qui. Noi non ci troviamo bene
e neanche in belle condizioni. Qui ci danno poco cibo e
poca acqua. Si lavora
molto senza fermarsi un
attimo, se ci fermiamo sono capaci di fucilarci. Non preoccupatevi
per noi. Non so se ci
rivedrete ma saremo sempre nel
vostro cuore. Vi preghiamo di salutare da parte nostra i nostri
cari.
BACIONI
DA (CHIARA E SHARON). |
Caro
amico qui si sta molto male: il cibo scarseggia, non c'è l'igiene
nelle celle si sta stretti. Ho sentito le guardie che dicevano che
dovrò morire tra due giorni. Mi raccomando se i soldati tedeschi
ti chiedono di che nazione sei tu digli:<< sono tedesco
!>>
Saluti
(Stefano Ca.) |
Cara
Marta,
sono
in carcere e ho molta paura.
In
queste prigioni solo quel sentimento traspare. Vorrei essere con
te, ma per fortuna tu non sei qui così potrai vivere e
raccontare
ai tuoi figli della tua migliore amica. Scrivo questa lettera
piangendo perché non potrò più rivedere nessuno.
Qui
si mangia poco e si lavora tanto, spero che da te sia il contrario
e che tu stia bene. Ho molte domande da farti ma ora non voglio
sapere niente. La guerra ha portato molti morti e credo che
anch'io sia una di quelli;ebbene sì, credo che i tedeschi mi
uccideranno come a tutte le persone qui con me. Non voglio farti
piangere ma questa è la realtà quindi tu pensami guardando il
cielo e io ti osserverò e sarò felice. Ti saluto con un ciao, o
forse meglio un addio. Salutami anche tutti quelli del paese e
consolali. Un doloroso
addio dalla tua amica
(Alessandra
R.) |
Cara
Alessandra,
sono
tristemente in un campo di concentramento.
Scrivo
solo a te perché sei la mia migliore amica ma vorrei che questo
fatto lo sappia anche la tua famiglia: dopodomani mi uccideranno.
In questo momento i tedeschi stanno decidendo la sorte di tutte le
altre persone qua dentro insieme a me: la morte. Menomale che te
non sei qui perché potrebbero ucciderti, anche se ho un' infinita
voglia di rivederti. Tanto, anche se non ci fucilano, moriremo di
fame o di fatica.
Un
doloroso addio
la
tua migliore amica (Marta).
|
Caro
Paolo, sono tuo fratello Andrea
ti
scrivo per dirti addio , perchè da domani non ci vedremo più per
colpa dei nazisti che mi fucileranno. Prenditi cura di te stesso e
del cuginetto Gianluca.
Stammi
bene fratellone. Addio!
( |
Lettera dai campi
di sterminio
Caro fratello,
Andrea sta per essere fucilato. Stefano ubbidisci a papà e mamma
e continua a studiare. Ricordati che ti vorrò sempre bene. Ieri
io e un mio amico abbiamo provato a scappare ma non ci siamo
riusciti e fummo presi da tre soldati tedeschi e ci dissero in
TEDESCO che saremmo stati fucilati. Io queste parole subito non le
capii ma me le disse in italiano il mio amico
UN ABBRACCIO DAL
TUO INFELICE FRATELLO (ANDREA Bi.) |
VITA
NEI CAMPI
DI
CONCENTRAMENTO
Cari mamma
e papà mi trovo in un
campo di concentramento; ci fanno
lavorare tutto il giorno e
quando ci dicono di andarci a
fare la doccia il terrore
scorre su di noi . Ci fanno
stare dei minuti sotto
la doccia, a volte esce gas e
altre volte esce acqua . Per fortuna
ho escogitato insieme ai miei
compagni di cella un piano di
evasione , spero che funzioni .
Ciao da (Alessandro
N.) n°1863 |
MEMORIE DI UN SOLDATO
“... Eravamo
entrati a Berlino e fummo scambiati per soldati dell' U.R.S.S.e l'
esercito ci assalì ; quasi tutti i miei compagni furono catturati
e poi uccisi, per il momento restammo liberi e vivi solo io, il
sergente e il caporale ; ma purtroppo fummo catturati anche noi e
dopo numerosi maltrattamenti ad AUSCHWTZ fummo lasciati dove ci
avevano trovato, restammo sotto le macerie per 15 giorni e i
Partigiani ci ritrovarono e ci accolsero nel gruppo. Gli
Alleati riuscirono a far passare noi e altri 15 Partigiani (il
confine).Quando sbarcammo in Inghilterra molti popolani si unirono
a noi e insieme agli Alleati combattemmo Dopo la guerra tornai a
fare il soldato ma non dimenticherò mai i Partigiani e le loro
avventure”.(ILARIA
& GIULIA)
|
LETTERA
DI UN DEPORTATO AD AUSCHWTZ
PRIMA
DELLA FUCILAZIONE
Cara
famiglia,
rivolgo
a voi la mia speranza di un futuro; io non so come dirvi che me ne
andrò per sempre amandovi e ricordandovi .
Moglie
mia abbi cura dei nostri figli e accogli come ho fatto io tutti
coloro che busseranno alla tua porta .Vi auguro una felice
esistenza.
CIAO
IL VOSTRO SFORTUNATO papà
(ILARIA
& GIULIA)
|
COMMENTO
DELLA VITA NEI LAGER
Le
persone vengono messe in autocarri, poi gli autocarri si fermano,
e li dividono in gruppi,gli uomini li mettono a fare i lavori
sforzati (dalla mattina alla sera ); invece i bambini, le donne e
gli anziani,gli fanno mettere sotto le docce, invece, anzi che
uscire acqua, dalle docce, esce gas; e non si può scappare,
perchè ci sono le porte blindate, e quindi anche se si batte, non
si sfondano; e quindi si muore. Gli uomini, che sono ai lavori
sforzati, a volte vedono i loro figli, le loro mogli che muoiono,
e a questo punto, preferiscono anche loro essere uccisi, e se
stavano male, non potevano fare niente.
Per
me LA VITA NEI LAGER, è un posto a trabocchetto, perché ti
ammazzano, quando meno te l'aspetti.
(Stefano
C.) |
VITA DA VOLONTARIO
durante la Resistenza
Mi chiamo Francesco R.
ho 25 anni e da due mesi mi sono arruolato come volontario nella
brigata partigiana “garibaldi” con il nome di “freccia”.
Il mio compito è di
consegnare messaggi in tutta velocità.
Questa mattina i miei
superiori mi hanno incaricato di portare un messaggio urgente al
responsabile delle brigate “piemonte”.
Mi sono svegliato
presto, ho attraversato il bosco e prima di andare a destinazione
ho dovuto eludere un pattugliamento tedesco e ho avuto molta paura
.
Per fortuna , sono
stato aiutato da alcuni contadini contadini della zona e, con un
po' di fortuna , sono riuscito a mettermi in contatto con “eric”
il responsabile di zona e a recapitagli il messaggio
(Alessio) |
Cari genitori
sono in questo
posto tanto triste e pieno di cose orrende.
Solo voi
sapete darmi la forza di vivere.
Al mattino,
quando mi alzo, penso sempre alle belle giornate
passate con voi e a quante risate abbiamo fatto insieme.
Ricordatemi
sempre ed io vi porterò nel mio cuore.
VI ABBRACCIO E
VI BACIO.
(Irene)
|
Cara Laura
ti scrivo per
l'ultima volta perché i tedeschi hanno catturato me ed
alcuni miei compagni, proprio mentre ci stavamo preparando ad
attenderli un agguato: forse in paese
qualcuno ha fatto la spia .
Infatti i
soldati tedeschi hanno trovato senza troppa fatica la vecchia
cascina abbandonata dove ci
nascondevamo.
In un primo
tempo temevamo che ci fucilassero tutti quanti , ma poi abbiamo
saputo che domani ci trasferiranno in
un campo di concentramento in Germania .
Non so se
potrò rivederti e il nostro piccolo LUCA:stagli vicino
abbraccialo forte da parte mia e digli
che il papà è sempre vicino a lui, anche se non lo può vedere.
Quando sarà grande, spiegagli che il suo
papà, insieme a tanti uomini ,è morto per consegnare a
lui e a tutti i giovani un mondo migliore, dove le parole ,odio e
razzismo non abbiamo più diritti di
cittadinanza. Ti porto sempre nel mio cuore, certo che
finalmente ti rivedrò
ciao da (Lorenzo) |
la
vita nel lager
in
questi lager si trovava l'orrore, perché lo sterminio razziale
era molto feroce.
In
meno di dieci minuti tutti gli uomini validi venivano raggruppati.
Quello
che accadde delle donne bambini e vecchi, noi non potremo stabilirlo.
Allora la notte li inghiottì puramente e semplicemente .
(Alfonso) |
LA VITA NEI LAGER
(Elisa e Chiara)
Questo
testo l'ha scritto PRIMO LEVI nel 1947, in “SE QUESTO
è UN UOMO”, si ambienta nei lager (delle prigioni).
Primo Levi dice “L' autocarro si
è fermato e sopra la porta c'era una scritta luminosa :il lavoro
rende liberi. In meno di dieci minuti tutti gli uomini venivano
radunati in gruppo.
Quello che accadde delle donne,
bambini e vecchi, noi non potemmo stabilire allora la notte li
inghiottì semplicemente.
Oggi però sappiamo che
in quella scelta veloce, ognuno di noi era stato giudicato se
potesse o no lavorare utilmente. Sappiamo anche che non sempre
questo pur tenue principio di discriminazione inabili fu seguito,
e che successivamente fu adottato spesso il sistema più semplice
di aprire le portiere dei vagoni, senza avvertimenti né
istruzioni ai nuovi arrivati.
Questa di cui abbiamo
parlato, è la vita del lager.
PRIMO
LEVI, se questo è un uomo, 1947 |
[ 5A Rod ] [ 5B Andersen ] [ 5C rod ] [ fotocoloniali ] [ memoria'900 ]
commenti alla lezione della ex-partigiana Teresa Bruno
LE NOSTRE IMPRESSIONI
SULL' INTERVISTA SULLA PARTIGIANA TERESA di
Massimiliano e Sharon
Per noi, la cosa che ci ha colpito di più dell'intervista a
Teresa è stata: - quando un signore l' ha chiamata
per andare a vedere al di là del ponte, lei curiosa andò a
vedere, e vide 6 impiccati. Teresa faceva la STAFFETTA
LAMPO per aiutare i partigiani rifugiati in montagna. nel
suo zaino di scuola portava una pistola che
nascondeva sotto i libri per portarla ai partigiani |
LE
MIE IMPRESSIONI NELLE PAROLE DELLA
PARTIGIANA
martedì scorso nella
nostra scuola è venuta una ex partigiana, che
ha raccontato a tutti noi un
la sua vita da giovane.
A me e anche a
certi miei compagni ci ha colpito quando
ha detto che ha visto sotto un ponte 6 giovani
ragazzi impiccati.
Questo fatto ci ha
fatto capire la crudeltà della
guerra. di Andrea B. |
Le nostre impressioni
Martedì scorso è arrivata a
scuola un'ex partigiana, Teresa, a raccontarci le sue esperienze
di guerra.
A noi ci hanno colpito molto i suoi
racconti e le risposte alle nostre domande. Alcuni fatti che
l'avevano colpita molto sono stati la visione di sei impiccati al
ritorno da Volpiano e il rischio di essere mitragliata da un
Repubblichino se non gli avesse rivelato il nascondiglio dei
fratelli.Se noi fossimo state al posto suo avremmo provato
sentimenti di tristezza e paura anche a uscire di casa o andare
fuori paese per comperare il cibo. Teresa portava, da sola, i
vestiti, il cibo, le armi ai fratelli nel rifugio in montagna.
Teresa faceva parte di un' associazione partigiana in cui
ascoltavano messaggi segreti via radio(“RADIO LONDRA”), e ci
ha mostrato il suo tesserino.
Marta e Alessandra. |
INTERVISTA ALLA EX
PARTIGIANA
TERESINA BRUNO
LE MIE IMPRESSIONI:
Martedì scorso è
arrivata un ex partigiana che ha raccontato le condizioni di vita
durante la II Guerra Mondiale; questa signora si unì ad un
gruppo di partigiani e venne soprannominata “STAFFETTA LAMPO”.
Una cosa che mi ha
colpito di più fu quando un signore sull' autostrada disse a
Teresina di guardare giù dal ponte e vide sei impiccati e mi ha
colpito anche quando un repubblichino era in casa di Teresina e
sua madre, minacciò Teresina e la
mamma che le avrebbe uccise se non le avessero rivelato il
nascondiglio del fratello,ma poi arrivò il parroco e lo mandò
via.
DAVIDE BONELLIS |
Quello
che mi ha colpito di più.
di
Alfonso e Stefano
Quello che mi ha
colpito di più e quando i nazisti gli hanno puntato il fucile, e quando hanno impiccato sei persone
, quando non potevano accendere la luce Teresa faceva i compiti
sempre al buio, il Fratello era scappato dal militare ed era
andato in montagna, e quando una persona ha salvato salvato sua
madre e lei. |
Le mie impressioni sulle parole
della partigiana
La partigiana ci è stata di aiuto per capire delle cose
in più sui partigiani e sulla seconda guerra mondiale, la cosa
che ci ha colpito di più è stato il fatto dei sei impiccati
sul cavalcavia.
Lei e i
partigiani nel rifugio ascoltavano RADIO LONDRA sempre a basso
volume, per paura di essere sentiti dai fascisti ed essere
catturati.
La partigiana è
stata molto gentile a raccontare la vita dei partigiani durante
la guerra.
Questa
partigiana aveva con se un documento, su cui c' era il suo
soprannome durante la vita con i partigiani: il soprannome era
piccolo lampo.
ELISA e CHIARA |
Intervista alla
partigiana
Martedì 3 aprile 2001 al teatro della nostra scuola ci è
venuta a trovare una signora che durante la seconda guerra
mondiale faceva parte di un gruppo di partigiani , ci ha parlato
di molte cose che aveva vissuto durante la guerra . Si chiama
Teresa ma voleva che noi la chiamavamo nonna Teresa . Ci diceva
che per avere qualcosa da mangiare bisognava prendere un bollino
che veniva dato dal governo e con quello ti prendevi quel poco da
mangiare che ti serviva per vivere . Aveva due fratelli che
vedeva molto poco perché si trovavano in montagna per combattere
i Fascisti . A volte li andava a trovare con la sua cartella di
scuola e dentro a posto dei libri portava delle pistole. Una
volta mentre andava a Volpiano un frate di nome Don Paviolo e gli
ha detto di guardare sotto il ponte lei ha guardato e ha visto
sei impiccati.
di Andrea Bi |
INTERVISTA A UNA EX
PARTIGIANA
L' altro Martedì a scuola
abbiamo intervistato una ex partigiana, questa
persona aveva vissuto molte avventure che
io vi elencherò: una volta quella signora che
allora era una bambina stava
andando a Volpiano dal panettiere incontrò un
signore che le disse di guardare dal
cavalcavia e vide sei impiccati ,un'
altra volta arrivò un repubblicano che aveva
un mitra e che minacciò di uccidere
prima sua figlia e poi lei.
La partigiana un' altra volta ci
ha raccontato che i partigiani si
radunavano in un congelatore dove ascoltavano radio
Londra , ma dovevano sempre stare attenti a cosa
succedeva all' esterno perché se i Fascisti li catturavano
li fucilavano
|
INTERVISTA AD
UNA PARTIGIANA
MARTEDI', 3 APRILE
Oggi, siamo scesi a teatro e
abbiamo trovato una signora di nome Teresa (ex partigiana). Ha
incominciato a descriverci la sua vita in guerra.Le cose che ci
hanno colpito di più sono:
la scuola: il mattino,prima di
entrare in classe dovevano salutare MUSSOLINI & VITTORIO
EMANUELE III, dovevano usare tutti i giorni una divisa, la
maestra non usciva mai dalla classe e quando doveva andare al
bagno chiamava la bidella e la faceva restare fino a quando non
tornava. Gli alunni non erano come noi adesso ma erano bravi,
composti mentre noi invece siamo vivaci. Gli alunni quando
andavano in bagno erano tutti in fila per 1 . La signora TERESA
un giorno mentre, con la sua
bicicletta passava per il ponte per portare le armi ai suoi
fratelli, incontrò il prete di settimo di nome DON- PAVIOLO che
li fece vedere 6 impiccati . Un solo morto tedesco valevano 10
partigiani. |
INTERVISTA A UN EX PARTIGIANA
Nella nostra scuola e venuta una ex
partigiana di nome TERESA BRUNO , Lampo, era il nome
con cui la
chiamavano, raccontava della sua vita da
quattordicenne nella seconda guerra mondiale che ci a
fatto vivere un momento di sospiro e di emozioni .
Aiutava i suoi fratelli nascosti su in montagna , portandogli
: munizioni,spezie e vestiti.. Raccontò che una volta un
fascista gli fece guardare giu' in basso e vide 6
inpiccati , e a noi ci fece spaventare . E un
altra emozione era quella che un fascista minaccio lei
e sua madre.
|
INTERVISTA
A MIA NONNA SANTINA
Mia nonna aveva 16 anni e
lavorava in una campagna nel Veneto e non era in un paese dove c'era la
guerra. Sapeva però che bombardavano le grandi città (Verona, Rovigo).
Per mangiare si usava una
tessera. Essa serviva a dosare il cibo, in modo che bastasse per
tutti.Dove lei viveva il cibo c'era, anche perchè il cibo se lo
coltivavano.
Gli Stati in guerra erano
AMERICA, ITALIA, GERMANIA E IL RESTO DEL MONDO. Per questo si
chiama SECONDA GUERRA MONDIALE.
Seconda Guerra Mondiale
La guerra è iniziata nel
1939 con l' invasione della POLONIA da parte della GERMANIA
nazista. In risposta all' aggressione, FRANCIA e GRAN BRETAGNA
dichiararono guerra ai TEDESCHI e il conflitto si estese presto fino a
interessare molti paesi e aree geografiche del pianeta. Più
che in qualsiasi altra guerra precedente, il coinvolgimento delle
nazioni partecipanti fu totale e l' evento interessò in modo
drammaticamente massiccio anche le popolazioni civili. La
sua conclusione nel 1945 segnò un nuovo ordine mondiale incentrato
sulle due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti d' America (USA) e l'
Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
|
|
|
|
SEZIONE 3
la mappa
SEZIONE 4
gli strumenti di guerra
| I MEZZI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE di
Andrea B. Andrea A. |
L'
Italia era parsa impreparata durante la guerra, i mezzi più rapidi
erano delle cavallerie e le armi non erano che fucili 1891 molto vecchi.
Avevan o solo 400 carri armati che pesavano 3 tonnellate circa contro le
6 o le 20 di quelli tedeschi o le 10 e le 26 dei carri inglesi. I
Tedeschi avevano una maggior potenza militare in confronto a quella
italiana. La Germania da HITLER detta anche Germania Hitleriana attaccò
l' Unione Sovietica e ovviamente vinse. I tedeschi nel 1942
perfezionarono dei missili che erano allo studio dal 1937, questi
missili erano chiamati v1 e v2 . I v1 erano dei siluri di una lunghezza
di 7 metri. Erano mossi da un propulsore a reazione. Questi missili
portavano una tonnellata di esplosivo, venivano catapultati da rampe di
lancio fisse. I v2 erano molto più distruttivi e più potenti dei v1
erano lunghi 14,5 m pesavano 13,5 tonn. Venivano lanciati quasi
verticalmente da un veicolo speciale, e raggiungevano l'altezza di 50 km
,e arrivando a terra erano teleguidati ad una velocità di 1300m al
secondo. I missili tedeschi hanno dimostrato la terribile minaccia delle
guerre future. In GIAPPONE vennero scippate le due prime bombe atomiche
. Questi esplosivi contengono una massa di uranio delle dimensioni di
una mela. Questa massa era contenuta nello ordigno e può produrre una
esplosione di 20 000 tonnellate di tritolo. L'esplosione causò una
palla di fuoco che produsse delle radiazioni che ancora oggi si possono
verificare.
Andrea
B. e Andrea A.
|
Alfonso
M. - Armamenti
|
Nella seconda guerra
mondiale il bombardamento aereo raggiunse spaventosi proporzioni e
divenne mezzo risolutivo di una battaglia con un bombardamento si distruggeva case abitate ma soprattutto
fabbriche che producevano carri armati, proiettili, bombe, aerei durando la guerra i bombardamenti
aerei provocarono la morte di milioni di civili gli aerei tedeschi che
bombardarono l'Inghilterra provocarono le morte di 70 000 persone i
bombardamenti degli alleati in Germania coinvolsero oltre un milione di
civili un milione di civili giapponesi mori per la bomba atomica
americana. La seconda guerra mondiale hanno rivoluzionato
le armi gli aerei dotati di bombe micidiali volevano più veloci e più
in alto. Potenti carri armati dominavano scontri terrestri.
Ha la capacita di movimenti e armi degli aerei rese quasi gli scontri
navali.
Alfonso
M.
ARMI E BOMBE DELLA SECONDA
GUERRA MONDIALE
La prima bomba atomica fu
sganciata dagli Stati Uniti sulla città giapponese di Hiroshima il 6
agosto1945.La bomba soprannominata “Little Boy,”uccise decine di
migliaia di persone in meno di un minuto.La massa di uranio, un minerale
radioattivo, produsse un' esplosione della potenza di 20.000 tonnellate
di tritolo,un esplosivo.Le armi nucleari sono gli esplosivi più potenti
e distruttivi che si conoscano.
Sharon
G.
| MINE ANTIUOMO Massimiliano
e Stefano
di Stefano C. |
Abbiamo fatto una
ricerca sulle mine antiuomo. L' ex Valsella (fabbrica di mine)produce le
mine piu'pericolose del mondo chiamate Valmara 69, la piu'feroce tra le
mine antiuomo che abbiamo conosciuto.
La famiglia Hakiz e'
stata colpita da una mina antiuomo e due di loro sono morti al momento
dell'esplosione, e gli altri fratelli sono stati gravemente feriti; ora
Kawa si può muovere solo con la sedia a rotelle, e per farlo entrare
hanno dovuto allargare la casa.
Secondo noi non
avrebbero mai dovuto inventarle perché causano solo morte e
distruzione, uccidendo persone innocenti e distruggendo le loro case.
Massimiliano
e Stefano
Seconda
Guerra Mondiale
Gli Stati in guerra erano
AMERICA, ITALIA, GERMANIA E IL RESTO DEL MONDO. Per questo si chiama
SECONDA GUERRA MONDIALE.
La guerra è iniziata nel 1939 con l' invasione della POLONIA da parte
della GERMANIA nazista. In risposta all' aggressione FRANCIA
e GRAN BRETAGNA dichiararono guerra ai TEDESCHI e il conflitto si estese
presto fino a interessare molti paesi e aree geografiche del pianeta.
Più che in qualsiasi altra guerra precedente, il coinvolgimento delle
nazioni partecipanti fu totale e l' evento interessò in modo
drammaticamente massiccio anche le popolazioni civili. La sua
conclusione nel 1945 segnò un nuovo ordine mondiale incentrato sulle
due superpotenze vincitrici, gli Stati Uniti d' America (USA) e l'
Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).
torna su
[ 5A Rod ] [ 5B Andersen ] [ 5C rod ] [ fotocoloniali ] [ memoria'900 ]
|
|