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Il Perù
ITALIA -
PERU'
Il Perù è uno stato grande 4 volte l'Italia e con una popolazione non eccessivamente numerosa (circa 18 abitanti per chilometro quadrato). L'emigrazione è soprattutto interna: un flusso ininterrotto di persone, infatti, si sposta verso la zona costiera e verso Lima, la capitale. Negli ultimi anni, comunque,molti peruviani sono emigrati all'estero, e in Italia ce ne sono circa 30.000; gli italiani emigrati in Perù sono pochissimi, ma circa 360 000 cittadini peruviani sono di origine italiana. |
DATI A CONFRONTO |
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PERU' | ITALIA | |
Abitanti | 22 332 000 | 58 000 000 |
Superficie | 1 285 216 kmq | 301 266 kmq |
Densità | 17,3 ab per kmq | 188 ab per kmq |
Reddito pro capite | 1 700 000 | 11 000 000 |
CARTA D'IDENTITA' DEL PERU'
Il Perù è una Repubblica presidenziale divisa in 23 dipartimenti e 148 province.
La terra veniva
lavorata dai contadini, sollevandola con un grosso e lungo bastone (circa 1,8 metri) la cui punta
era indurita sul fuoco o, raramente, ricoperta di bronzo. Le donne poi
spezzavano le zolle con un’ apposita zappa, chiamata lampa.. Per fertilizzare
il terreno si utilizzava il guano, escremento di animale o uomo. Tutti tranne i
malati, gli anziani e i giovanissimi dovevano lavorare; essi non
venivano pagati in denaro, ma il loro prodotto veniva equamente
suddiviso dallo Stato, a cui si versa circa 2/3 del raccolto in
tributi, ma il quale ridistribuiva i viveri alla popolazione, prelevandoli dai
magazzini dell’impero, in caso di carestia.
Un’altra fonte di benessere era data dai metalli quali il bronzo e il rame, estratti dai minerali insieme ad
argento e oro, quest’ultimo presente anche nei fiumi.
Era inoltre conosciuta la ceramica, usata per contenitori e vasi; l’ariballo, un vaso a forma di bottiglia con due manici che rimaneva in piedi solo se pieno, era considerato il recipiente più elegante. Il legno era usato per la fabbricazione di utensili, dei quali i più importanti erano i Keru, usati per bere la chica. La materia prima usata per i tessuti era la lana dei lama e quella più pregiata degli alpaca (animali simili ai lama ). Altri tessuti venivano ricavati da piante tessili, quali il cotone e l’agave.
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gli indios LE ORIGINI DEL POPOLO INCAS
(leggenda)
Circa le origini del popolo Incas, la leggenda narra di
quattro divini fratelliAyar, che un giorno uscirono dalle grotte in cui
si nascondevano per mostrarsi agli uomini. Con le loro spose, in realtà
le loro sorelle, iniziarono un lungo viaggio, durante il quale uno dei
fratelli, Ayar Manco Capac, riusci' a sbarazzarsi degli altri tre;
rimasto solo con la sua donna continuò il suo viaggio, tastando di
volta in volta il terreno per mezzo di un bastone d' oro che portava con
sè. Ad un certo punto la coppia giunse in una splendida valle: tastando
come di consueto il terreno, successe che il bastone vi si conficcò
profondamente fino a scomparire. Interpretando quanto avvenuto come
segno divino, Ayar Manco Capac decise di stabilirsi lì in quella valle,
erigendo così la sua capanna che fu il primo edificio della futura
capitale dell' impero Incas: Cuzco, "ombelico del mondo"
incaico. A lui fu quindi attribuito il merito di aver portato
civiltà e prosperità in un paese, il Sudamerica, fino ad allora
selvaggio e inospitale. Il nome Incas fu dato da Ayar Manco Capac alla sua
famiglia, e a tutti i successivi nuclei familiari che si formarono. Egli divenne così capo del suo popolo: fu chiamato Sapa
Inca ("il solo imperatore") e fu considerato il figlio di Inti,
Dio del Sole; in omaggio al Dio Sole, egli celebrava, assieme al suo
popolo, il rito dedicato al Sole, che si svolgeva il giorno in cui il
Sole passava a picco sopra la città di Cuzco, a mezzogiorno. Il Sapa
Inca si toglieva la fascia decorata con un simbolo sacro che gli
fasciava la fronte, e pregava il sole per tutta la notte. L' indomani
affidava un messaggio ad un lama bianco, legandoglielo addosso, lo
benediceva e successivamente lo mandava a morire sulle montagne incontro
al sole. In questo modo gli Incas erano convinti di avere la
benedizione degli dei e del loro Dio Sole. La cerimonia, cui tutto il
popolo partecipava indossando gli abiti più belli, si concludeva con
balli, suoni e canti. Questa tradizione si tramandò in tutte le località dell' impero.
Gli Indios rappresentano oltre la metà della popolazione peruviana, e per la maggior parte sono Quéchua, cioè diretti discendenti degli Incas. I loro tratti somatici (occhi a mandorla, capelli scuri e lisci, zigomi marcati) fanno pensare a lontanissime emigrazioni dall'Asia all'America. La cultura india si basava su un sistema di vita comunitario: la proprietà della terra e l'organizzazione del lavoro erano in comune, non si poteva rifiutare aiuto ai vicini che ne avessero bisogno, e vedove e orfani erano a carico del villaggio. Dopo la colonizzazione la storia degli Indios è stata difficile e dolorosa; l'economia del vicereame si basava infatti sullo sfruttamento delle ricche miniere d'argento e delle proprietà terriere nelle quali gli Indios lavoravano senza retribuzione, in cambio della protezione e dell'educazione religiosa da parte del padrone. Questa specie di contratto si chiamava encomienda. In questo modo si formò una aristocrazia terriera che aveva potere assoluto sui contadini, costretti a convertirsi al cattolicesimo e a vivere in condizioni di assoluta povertà. Oggi moltissimi Indios, spinti dall'estrema povertà, emigrano verso Lima, andando ad ingrossare la popolazione della sua sterminata periferia. Quelli che restano nelle zone di origine, guadagnandosi duramente da vivere con l'agricoltura, il lavoro in miniera, l'artigianato, sono concentrati nei dipartimenti delle cordigliere meridionali come Ayacucho, Cuzco, Apurimac, e appaiono molto legati alle antiche usanze. La percentuale di analfabeti è altissima, nonostante gli sforzi del governo, e molti Indios non conoscono lo spagnolo. |
La dinastia Incas
Poco dopo il 1100 d.C. si insediò a Cuzco la dinastia degli Incas , che si susseguì come segue:
Dopo la conquista spagnola, gli Incas si ritirarono in un piccolo territorio ad est elle Ande, fino al 1571. |
Atahualpa
Fu l'ultimo imperatore degli Inca ad esercitare un potere indipendente dal controllo Spagnolo. Figlio di Huayua,assunse il potere in seguito a una guerra civile che lo vide apposto al fratello Huascal per il dominio assoluto sul territorio. Poco tempo dopo,il 16 Novembre 1532,venne catturato con un tranello da Pizzarro in Perù. Nel vano tentativo di salvarlo,i suoi sudditi raccolsero,pur riscattarlo un inseme di oro e argento valutabile a 50 milioni di lire attuali. Atahualpa fu comunque ucciso dagli otto mesi dopo la sua cattura. |
MACHU PICCHU Machu Picchu vuol dire Montagna Vecchia, ed è forse la più grande attrattiva del Perù: Si arriva alle gigantesche mura dell'antica fortzza partendo da Cuzco e percorrendo il "Cammino degli Incas", che si snoda ad alta quota e porta ad una massiccia porta trapezoidale. All'interno delle mura si possono ammirare stradine,scale, palazzi, torri, templi, canali, fino ad arrivare aun altissimo dirupo in fondo al quale c'è il Rio Urubamba. La città fortezza venne scoperta nel 1911 da H. Bingham, secondo il quale gli Incas sconfitti sarebbero vissuti qui per secoli, nascosti agli Spagnoli. La città è divisa in quartieri, e il suo punto culminante è l'Intihatana, che segnava l'ombra del sole nei solstizi. SALVIAMO IL MACHU PICCHU "UN SITO ARCHEOLOGICO IN AGONIA" UN CENTIMETRO AL MESE: LA CITTA' DI MACHU PICCHU SCIVOLA GIU' UN CENTIMETRO AL MESE. ALCUNI ARCHEOLOGI RICERCATORI GIAPPONESI SOSTENGONO CHE, SE NON SI INTERVIENE, LE ROVINE DEGLI INCAS ANDRANNO DISTRUTTE PER SEMPRE. IL TERRENO DEL MONTE A 2300 METRI FRANA E SLITTA, MA L'ISTITUTO NAZIONALE DI CULTURA PERUVIANO, SMENTISCE CHE VI SIA UN PERICOLO IMMEDIATO DI SCOMPARSA DELLE ROVINE INCA. ADDIRITTURA IL GOVERNO PERUVIANO HA APPROVATO UN PIANO PER LA COSTRUZIONE DI UN HOTEL A RIDOSSO DI QUEST'AREA, PROGETTO A CUI TENDONO DI OPPORSI RICERCATORI E ONU. POVERI INCAS, NUOVAMENTE DISTRUTTI!!. |
LEGGENDA INCA DEL DIO INTI
Dio solare, Inti invia sulle Ande i suoi figli Manco Capac e Mama Ocllo perché insegnino agli uomini gli elementi della civiltà. Essi portano un bastone d'oro: vagheranno finchè l'oggetto non si conficcherà del tutto nel terreno. Un primo tentativo sulla collina Huanacauri non ha successo. Il palo affonda completamente nel sito scelto per il secondo tentativo: qui i figli di Inti fondano Cuzco, che sarà capitale dell'impero. Diventano i primi sovrani della dinastia che sarà costituita dai loro figli e nipoti tutti divini. |
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I DISEGNI GIGANTESCHI DI NAZCA,
IN PERU' DA QUARANT 'ANNI UNA MATEMATICA ARCHEOLOGA TEDESCA, STUDIA IL SITO DEL DESERTO DI NAZCA , DOVE TRA LE PIETRAIE PER CHILOMETRI SI SNODANO GIGANTESCHI DISEGNI TRACCIATI NEL DESERTO. SONO INVISIBILI DA TERRA, SI VEDONO DA 300 METRI D'ALTEZZA. SEMBRANO DALL'ALTO STRANI GRAFFITI : UCCELLI, DA PAPPAGALLI A COLIBRI', ALTRI ANIMALI E FORME GEOMETRICHE. C'E UNA SCIMMIA CON UNA LUNGA CODA ALTA 80 METRI, LE ALI DI UCCELLO LUNGHE 140 METRI. CI SONO MOLTE IPOTESI SULLA LORO ORIGINE: UN GRANDE CALENDARIO ASTRONOMICO PER SEGUIRE I MOVIMENTI DELLA LUNA E DELLE COSTELLAZIONI, RESTI DI DISEGNI FATTI DA SACERDOTI-SCIENZIATI PER SEGNARE LE STAGIONI E LE ECLISSI. E' UN MISTERO IL FATTO CHE SI SIANO CONSERVATI PER PIU' DI MILLE ANNI. GLI ARTISTI DEL DESERTO DI NAZCA SONO GLI ANTENATI DEGLI INCAS SPAZZATI VIA DA PIZARRO NEL 1500. QUESTA ARCHEOLOGA, MARIA REICHE, CONTINUA A RICERCARE E A INDAGARE SU UNO DEI TANTI MISTERI DELLE CIVILTA' PRECOLOMBIANE.
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IL LAMA Il lama è un mammifero ruminante Sudamericano che misura da 1 a 1,3 metri di altezza. E' generalmente bianco, chiazzato di nero e di marrone e caratterizzato da lunghe orecchie. La femmina dà alla luce uno o, a volte, due piccoli ogni due anni. Viene utilizzato da circa 4000 anni come animale da trasporto sulle Ande del Perù e della Bolivia. Può portare fino a 90 kg per 12 ore al giorno, ma non può essere usato come animale da cavalcatura. Quando è stanco e sovraccarico, il lama si accovaccia a terra rifiutando di muoversi e spesso puntando al proprio conduttore. Le femmine vengono allevate per la carne, che ha un sapore simile a quello del montone, e per il latte, molto usato nelle regioni occidentali dell' America del sud. La carne del maschio, più dura, viene mangiata solo raramente. La lana è utilizzata per la fabbricazione di indumenti mentre il grasso viene impiegato per realizzare candele. Il pelo lungo viene intrecciato e usato per produrre corde, mentre gli escrementi essiccati sono usati come combustibile. |
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