Scrivere la notizia on line - Diario di Bordo   
 

Scrivere la notizia on line
La metamorfosi dell'informazione in ambiente telematico, tra giornalismo e content-providing
 
11 dicembre 2001, ore 18.00 in Biblioteca Multimediale

Intervengono:
Salvatore Romagnolo, giornalista (La Stampa) ed editore (Nomadvillage.it)
Raffaella Scalisi, collaboratrice Apogeonline
Luca Iaccarino, giornalista (Repubblica)

Parlando di scrittura in ambiente digitale non si poteva trascurare un genere che tanto spazio ha trovato sulla Rete: la scrittura giornalistica. Il dibattito con gli ospiti convenuti, giornalisti che scrivono sia per la carta stampata sia per il web, ruota attorno a tre temi principali: la personalizzazione dell'informazione, l'attendibilità della notizia giornalistica on line e le regole del giornalismo sul web.
La personalizzazione, che solo fino a pochi anni fa sembrava sarebbe stata la via della rinascita dell'informazione e un rimedio al bombardamento dell'informazione di fatto sembra essersi attuata al contrario, con l'invasione dei portali. L'utente della rete, questo sconosciuto, non sembra disposto per ora a pagare per aver accesso all'informazione, neppure in forma di semplici dati personali. L'informazione, sta diventando sempre più generalista e sempre più gratis, e il successo della free press lo dimostra. Del resto per riuscire a star dietro alle migliaia di informazioni che ci pervadono da tutti i canali, bisognerebbe dedicare ad esse quasi tutta la giornata lavorativa. Ci vorrebbero appunto delle nuove figure professionali, che si potrebbero chiamare "infobuster", che per professione raccolgano, filtrino e organizzino questa fondamentale risorsa che è l'informazione.
In Italia, inoltre, l'informazione in formato telematico non è ancora percepita come attendibile. A fronte di pochi casi isolati come Il nuovo, che non ha un corrispondente cartaceo ma che sta conquistando una certa autorevolezza, la diffidenza verso la notizia telematica permane.
Una contraddizione, a ben pensarci, poiché il giornalismo sul web avvicina sempre di più il lettore alla fonte e, contemporaneamente, mette in gioco il ruolo del giornalista, che diventa sempre maggiormente controllabile dal lettore, e forse, quasi inutile.
Il fatto è che esistono moltissimi giornali che gettano discredito sul mondo della carta stampata: il pubblico però non li vede, non li trova certo nell'edicola sotto casa. Al contrario di Internet, per cui portare in superficie il sommerso è quasi una missione, chiunque può pubblicare qualsiasi cosa. Per statuto, per definizione, Internet è una giungla. Dunque fare buon giornalismo in Rete è paragonabile al fare giardinaggio in una giungla, ovvero più difficile. Ma è solo questione di tempo, secondo i convenuti. In America, per esempio, la rivista culturale Salon è diventata una delle testate più autorevoli non solo di Internet ma in generale, anche rispetto alla carta stampata.
Le regole del giornalismo on line? Non sono molto diverse da quelle del giornalismo tradizionale: chiarezza, semplicità, brevità ove è possibile. Piuttosto non si è ancora riusciti a sfruttare lo strumento della pubblicazione giornalistica elettronica in tutte le sue potenzialità. Per esempio arricchendo una notizia già lanciata, grazie all'uso degli editor di testo, invece di pubblicarne una nuova che aggiunge solo qualche particolare e ripete la precedente. Una vera notizia dinamica, la notizia che non esiste in un certo senso, ma forse la via per ridurre il bombardamento e l'eccesso di informazione che sempre più caratterizza la nostra era.

I link navigati, fisicamente e/o mentalmente, durante la conversazione, oltre a quelli già citati:
Il nuovo - http://www.ilnuovo.it
Salon - http://www.salon.com