Diario di bordo - Michele Fabbri | |||||||||
Convegno
"Trovarsinrete. Biblioteche e scuole per la cittadinanza digitale" Ore 11.30 Multimedialità e lettura |
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Alcune
citazioni dall'intervento di Michele Fabbri "La scuola è cambiata. L'emblema della crisi è il ruolo che ha il libro? Dove siamo. Sta esplodendo la presenza dell'e- book... ma non è il libro che noi abbiamo pensato come prodotto collaborativo" "L'e-book è un prodotto ancora più duro più rigido, non posso più neanche fare le fotocopie...." "...Ed è sensato all'interno delle scuole promuovere queste strutture collaborative intorno all'ipertesto?Bisogna iniziare a chiederselo..." "Con Internet perdiamo il controllo delle fonti" Appunti dall'intervento di Michele Fabbri I punti critici per chi fa l’insegnante sono molti ed estremamente significativi. Gli insegnati oscillano tra due modalità di risposta alle problematiche dell’inserimento delle Nuove Tecnologie in ambito educativo: l’esaltazione del contributo delle Nuove Tecnologie o le reazioni di rifiuto spesso molto pesanti. Il documento programmatico che è stato di recente pubblicato nel sito del Ministero rappresenta in questo ambito un segnale importante che colloca le Nuove Tecnologie in qualità di materia specifica e trasversale nell’educazione scolastica. Tutte le materie dovranno ridefinire i propri contenuti anche in funzione dell’utilizzo delle Nuove Tecnologie. Si tratta di un segnale importante e concreto che i rappresentanti del Ministero consegnano al nuovo Governo. I punti di criticità della situazione in cui ci troviamo sono rappresentati dalla velocità del cambiamento che le Nuove Tecnologie hanno impresso nell’ambito dello sviluppo, dell’informazione, dell’economia. Altro problema è rappresentato dall’identità culturale. Quale cultura diviene il fenomeno emergente di queste nuove forme di partecipazione in Rete? Intelligenza collettiva? Intelligenza connettiva? In realtà la piccola comunità che si autoriconosceva è passata ad una grande comunità che “deve” essere nella Rete per commerciare, per farsi conoscere… e ciò pone enormi problemi in ambito di cittadinanza digitale. La scuola è chiamata in causa in prima persona a chiedersi: dove siamo? Con le Nuove Tecnologie entra anche la New Economy: si pensi all’e-book che mira a soppiantare tutte le strategie didattiche e comunicative con strumenti di mero commercio. L’e-book non rappresenta una reale innovazione tecnologica e comunicativa: si tratta di una mera trasposizione in formati proprietari del classico libro, che però diviene non più fotocopiabile e scambiabile se non a prezzo del pagamento delle royalties richieste. Lasciare spazio ad una scuola pienamente propulsiva
nell’ambito delle Nuove Tecnologie o mantenere vivo e forte anche quel
tipo di sapere che non sta su Internet. Si tratta di una problematica
che non può essere risolta qui ed ora, ma deve certamente essere concepita
al di fuori di ogni forma di neo-manicheismo. |