|
Appunti dall'intervento di Giovanni Ferrero
Fondazione CRT
Dando uno sguardo alle mappe della Rete ci rendiamo conto che
in Italia il posto in cui si arriva con tratte di Rete ad alta capacità
si fermano a Milano.
Se siete una società che offre servizi dedicati a molti utenti o risiedete
a Milano oppure date dei disservizi. Nel caso di Vitaminic, ad esempio,
pur essendo una società torinese ha dislocato i propri server in California.
Uno degli obiettivi che ci si deve porre è che anche Torino appaia su
queste mappe di eccellenza e possa dotarsi di server locali, al fine di
recuperare in senso reale e multidimensionale la cultura delle Rete.
Per fare cultura devi entrare in un sistema di relazioni, ma non dalla
porta di servizio. E’ nostro compito fare in modo che anche l’Italia possa
essere dotata di strutture per una partecipazione effettiva ai sistemi
di Rete. Per affascinare i giovani è necessario dare delle motivazioni,
non solo dei contenuti.
La infrastrutture di rete possono diventare strategiche nell’ambito di
attività realmente multimediali in Internet.
Si può accettare di essere parte, ma non subordinata nel sistema globale,
e fare in modo che le idee e le cose vadano insieme: a Cellini, ad esempio,
non è bastato fare la statua su un bel modello di cera, ma si è voluto
dotare di un sistema adeguato per realizzare il proprio Perseo.
Dato che Internet è soprattutto un sistema centrato sulla propria utenza
è necessario avvertire le esigenze anche delle minoranze, si pensi ai
non vedenti e a tutti coloro che intendono accedere ad Internet utilizzando
i telefonini.
Link:
www.unet.com,
Fusione
del Perseo di Benvenuto Cellini
Cselt
|
|