Diario di bordo - Convegno 30 maggio 2001  
 

Convegno "Trovarsinrete. Biblioteche e scuole per la cittadinanza digitale"

Multimedialità e lettura
Giuliana Degiorgi

 

Il Progetto Multimedialità e lettura

L’introduzione e l’utilizzo delle nuove tecnologie pone la nostra società di fronte a nuovi problemi, apparentemente contraddittori: innanzitutto il disorientamento dell’utente di fronte al bombardamento delle informazioni, la dicotomia tra il linguaggio e l’utilizzo esclusivo delle immagini, l’uso acritico dei mezzi di comunicazione di massa.
Il Comune di Settimo ha individuato nel raccordo tra la lettura e la multimedialità una modalità efficace per affrontare positivamente questo problema. Tenterò di fare una brevissima cronistoria, perché si comprendano le motivazioni che stanno all'origine di questo Progetto.
Cinque anni fa il Comune ha realizzato tredici laboratori di lettura, uno per ogni scuola dell’obbligo della città, e conduce ancor ora per il tramite della biblioteca civica un’azione di supporto e di coordinamento, che permette di proseguire un lavoro di ricerca, di confronto metodologico, di verifica dei risultati, di utilizzo razionale delle risorse professionali esistenti.
Il progetto tende a favorire nei giovani lo sviluppo del gusto e del desiderio per la lettura, che siamo convinti conducano alla conquista della capacità di comprensione, di confronto e rielaborazione dei testi scritti, all'affinamento della sensibilità estetica e del senso critico, all'acquisizione di abilità complesse utili alla crescita globale ed equilibrata dell'uomo e del cittadino, di quell'uomo e cittadino che, comprendendo a fondo i messaggi dai quali è sollecitato, analizza, confronta, riflette, decide in completa autonomia.
Per perseguire un obiettivo tanto ambizioso, il cui valore è sociale oltre che culturale, è stato necessario ricorrere alla convergenza sinergica di tutte le risorse disponibili sul territorio. Di conseguenza la realizzazione del progetto ha visto confluire il coinvolgimento di soggetti istituzionali diversi e complementari per competenze e professionalità.
Abbiamo in questo modo sperimentato come la stretta collaborazione tra gli istituti scolastici e l'ente locale sia in grado di ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane, professionali e finanziarie disponibili, di stimolare il confronto tra le diverse metodologie adottate dalle scuole, di favorire l'aggiornamento professionale sia degli insegnanti sia dei responsabili della biblioteca civica, di sviluppare progressivamente la sensibilizzazione dei bambini, dei giovani, dei genitori sull'importanza educativa, culturale e sociale della lettura.
Dopo aver avviato e consolidato il "Progetto Lettura" è sopravvenuta inevitabilmente la considerazione che per operare con efficacia in un contesto sociale sempre più complesso si rendesse necessaria una trasformazione dello stesso progetto, nel senso di un adeguamento alle istanze socio-culturali prodotte dalla globalizzazione, e questo coerentemente con la trasformazione che si impone sia alla struttura scolastica, sia a quella delle biblioteche, per limitarci alle realtà che in questo contesto stiamo prendendo in considerazione.
Si può in effetti guardare alla globalizzazione con preoccupazione per i problemi che solleva, ma la sua inevitabilità è indiscutibile, così come indiscutibile è il fatto che essa non sia solo portatrice di problemi, ma costituisca anche un nuovo spazio per l'espressione della creatività umana.
Ci siamo dunque posti il problema della gestione corretta della dicotomia, che riteniamo più apparente che reale, tra linguaggio verbale e visualità. Se fino a oggi il linguaggio verbale ha avuto il predominio assoluto come mezzo per comunicare, ma anche come mezzo per pensare, capire, esprimere idee e sensazioni, dobbiamo oggi tutti quanti fare i conti con una nuova tecnologia, capace di mettere in discussione il primato del linguaggio verbale.
Come possono reagire la scuola e tutti gli organismi istituzionalmente preposti all'educazione? L'unica strada percorribile per ottenere risultati positivi è quella di esplorare direttamente portata, articolazioni e senso di questa novità e di imparare a utilizzarla nel modo migliore, è quella cioè di collocarsi al centro del processo di sviluppo di questo artefatto tecnologico.
Del resto, se è vero che il computer ha implicazioni così ramificate e così profonde in ogni aspetto della nostra società, non è pensabile che un individuo si prepari a vivere nella società attuale, e in quella dell'immediato futuro, senza aver acquisito familiarità con il computer e con le sue potenzialità.
Ora non è possibile approfondire in modo esaustivo il tema legato alle grandi capacità del computer di conservare, organizzare, trasmettere, ricevere, ricercare e trasformare un'enorme quantità di informazioni di tutti i tipi, in tutte le modalità percettive e comunicative e di interagire almeno potenzialmente con grande facilità e versatilità con chi è seduto davanti allo schermo.
Devo comunque precisare gli obiettivi fondamentali su cui si basa il progetto che stiamo costruendo: questi obiettivi tendono a sviluppare idee e tecniche creative per utilizzare il computer come strumento di apprendimento;tendono a favorire la comprensione di meccanismi, processi, fattori, relazioni, traducendo i modelli simulativi in laboratori didattici virtuali, cioè in ambienti in cui ciascuno possa manipolare variabili e osservare gli effetti delle sue simulazioni; tendono insomma a interagire con la tecnologia per utilizzarla al meglio, per integrare linguaggio e visualità come mezzi di conoscenza, comprensione e comunicazione, per rendere insomma l'utente, anche nell'era del computer, capace di operare le proprie scelte in piena consapevolezza.
Nella nostra città funziona quindi da circa tre anni la Biblioteca Multimediale, come sezione della Biblioteca Civica.
Essa è intesa non solo come luogo in cui si possano trovare utili forme di alfabetizzazione informatica, ma anche come "casa delle tecnologie", dove chiunque possa recarsi, familiarizzare con le nuove tecnologie e imparare a usarle.
Essa è intesa però soprattutto come "casa dell'apprendimento flessibile", dove un ruolo importante assumono la sperimentazione, la verifica, il controllo, l'indirizzo dello sviluppo futuro di queste nuove tecnologie, per sviluppare nei giovani l'abitudine alla ricerca personale delle informazioni e per rafforzare la loro capacità di usare gli strumenti tecnologici come supporti essenziali nei processi di apprendimento.
Anche in questo caso dunque è stato indispensabile creare un collegamento sistematico con le scuole, analogo a quello utilizzato per il progetto lettura, grazie al quale è stata creata una rete di laboratori d’informatica funzionanti all'interno delle scuole e strettamente collegati a quelli di lettura e alla Biblioteca Multimediale.
Anche in questo caso esiste un gruppo di coordinamento, formato da referenti delle singole scuole e della mediateca, e guidato da esperti nel settore dell'innovazione in campo educativo-didattico.
Si tratta di un'esperienza pilota, che sta tra l'altro realizzando un sito dedicato alle scuole della città, dove ciascuna realtà può esprimersi in modo autonomo, sia pure in un rapporto di collaborazione e di coordinamento con tutti i soggetti che partecipano al Progetto.
La mediateca fornisce inoltre, grazie alla collaborazione del settore informatico dell'Azienda Sviluppo Multiservizi, il supporto tecnologico necessario, mentre la stessa Azienda cura il progressivo collegamento per fibra ottica.
Il passaggio immediatamente successivo, che costituisce l'evoluzione naturale del progetto, sarà rappresentato dalla sua estensione a realtà esterne al nostro territorio, con una particolare attenzione ai progetti comunitari.
Riteniamo inoltre stimolante pensare che la nostra mediateca, ampliando ed approfondendo una ricerca già avviata, possa divenire un'occasione di interessante sinergia tra il pubblico e il privato, cioè tra chi, come noi, ha a cuore l'educazione della collettività e chi produce hardware, software, contenuti, idee, volendone trarre un profitto economico. Ebbene, la mediateca potrà utilmente costituire, con la partecipazione attiva del mondo della scuola, uno strumento per le aziende per sperimentare, migliorare il prodotto, adeguarlo alle esigenze formative, contribuire a uno sviluppo economico fondato su principi di qualità e di utilità sociale oltre che di mercato.
La politica giovanile adottata in questi anni dall'Amministrazione comunale ha teso soprattutto alla realizzazione di una rete di interventi che fornisca ai giovani strumenti adeguati per comprendere la complessità del mondo in cui vivono, per sviluppare i propri interessi, costruire la propria professionalità e orientare la propria vita in modo consapevole.
I primi risultati conseguiti con il progetto "Trovarsinrete" mi confortano nel ritenere che esso si collochi a pieno titolo e positivamente all'interno di questa politica.

L'Assessore Giuliana Degiorgi