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Sandro e Matteo, padre e figlio, due generazioni, due punti di vista:
l'insegnare
giocando e il giocare imparando. Una sola passione: il gioco, meglio
se on line. Alle 16.00 Matteo Rabbone,
nella sala dei computer, racconta ed illustra ai ragazzi ed ai giovani
utenti della Biblioteca Multimediale i segreti di alcuni giochi di ruolo
on line, come Athenet, Mon,
Lot.
Non ci sono però solo giovani a seguire il laboratorio ludico-creativo
sui giochi on line con Matteo. Alcuni insegnanti, a cui è dedicato il
seminario delle 17.00 con Sandro Rabbone
per la presentazione della nuova sezione del nostro sito, Iperteca,
ovvero una mappa ragionata dell'edutainment on line, sono arrivati prima
apposta e si appassionano ai giochi con Matteo. Alle 17.00 dobbiamo quasi
"portarli di peso" nell'altra saletta, alla "tavola rotonda" intorno alla
quale di solito ci riuniamo. Anche qui però il clima è di gioco: Sandro
spiega come ha classificato i giochi per Iperteca, si confronta con gli
insegnanti sui criteri di classificazione (giochi di ruolo, quiz, giochi
di abilità e riflessi, puzzle, giochi di avventura, giochi di problem
solving).
Categorizzare, si sa, non è mai facile, tanto più quando si tratta di
giochi sulla rete, veloce, variegata, multiforme e che per sua natura
rifugge il sistema della catalogazione nel senso stretto del termine.
Ancora più difficile il compito di costruire degli schemi e dei criteri
di ricerca se si pensa che lo scopo di Iperteca non è quello di creare
una semplice database di giochi, ma bensì una mappa per giocare ma soprattutto
per riflettere sul poteziale educativo che i giochi nella rete hanno.
Per insegnare ai bambini, ai ragazzi ma soprattutto agli insegnanti, ad
imparare/educare giocando.
Logica conseguenza, i compiti per le vacanze di Pasqua "assegnati" da
Sandro agli insegnati: navigare sulla Rete alla caccia di giochi on line
per implementare insieme Iperteca. Magari con l'aiuto dei figli e degli
studenti. Del resto anche nel nostro incontro gli insegnanti si sono appassionati
ai giochi e Matteo è stato chiamato nella nostra saletta per delucidazioni
su un qualche gioco.
Insomma gli effetti collaterali del gioco-studio mettono in discussione
la tabella di marcia del nostro pomeriggio di studio-gioco. Così in Biblioteca
spazi e tempi deputati ad insegnanti e a studenti, si fondono, si sovrappongono.
Gli attori in gioco cambiano ruolo: gli studenti insegnano, gli insegnanti
imparano e giocano, le generazioni si incontrano, si confrontano. Sul
tema del gioco, oggi qui in Biblioteca, si può parlare a buona ragione
di "compresenza" e di compartecipazione. Proprio come nella rete? Forse
allora giocando si può davvero imparare, giocando si può davvero insegnare.
On e off line.
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