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Dirigente scolastico:  Franca Fiore; Collaboratori: I. Sattin, Vicario: D. Ianchello                                    dove siamo?  consulta la mappa 

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Esperienza simulata:  DIARI E LETTERE

DIARIO DI BORDO DI ALONSO E MARTINO

IL 12 DEL 1492 AVVISTAMMO LA TERRA,CI INCOMINCIAMMO AD AVVICINARCI.

ARRIVATI SBARCAMMO E FACEMMO RIFORNIMENTO, DI CIBO,DI ACQUA.

COLOMBO DICEVA CHE ERAVAMO ARRIVATI NELLE INDIE E ARRIVARONO DEGLI UOMINI CHE CI PORTARONO DEL CIBO E DELL’ACQUA.GLI UOMNI SELVAGGI ERANO NUDI E IN TESTA AVEVANO UNA FASCIA CON DELLE PIUME.ERANO PACIFICI E AVEVANO UN'ARMA DI CANNA CON UNA PUNTA DI LEGNO AGUZZO PER DIFEN DERSI DAI NEMICI

ARRIVATA LA NOTTE IL CAPITANO DECISE DI RIMANERE FINO IL MATTINO SEGUENTE. APPENA SVEGLI , STRANE PERSONE NUDE CI ACCOLSERO PORTANDOCI

CIBO SCONOSCIUTO E ACQUA FRESCA .CI DIEDERO COSì TANTO CIBO CHE POTEM

O RIPARTIRE CON NUOVE SCORTE.

ALONSO e MARTINO.

DIARIO DI BORDO DI ANTONIO PIGAFETTA

Siamo partiti dalla Spagna con le caravelle per andare nell'Oceano Pacifico. Dopo aver navigato

per molti giorni abbiamo avvistato terra,così ci siamo fermati a far rifornimento. Sull'isola abbiamo

incontrato indigeni,l'isola era piena di alberi diversi. Abbiamo navigato seguendo le coste dell'America;due giorni dopo siamo entrati in un corso d'acqua: ci siamo accorti che era un

fiume quindi siamo tornati in dietro. Nel 1520 avvistiamo un corso d'acqua salato avevamo

trovato il passaggio per andare nel Pacifico. Entrammo nel passaggio,c'erano montagne innevate

e un freddo polare. Abbiamo incontrato molte bufere violente,alcune navi erano affondate.

Dopo un mese entriamo nell'Oceano Pacifico. Dopo tre mesi di navigazione nell'Oceano arrivammo alle Maryanne,ci fermammo un po' li. Dopo partimmo e arrivammo nelle Filippine dove

il nostro amato capitano Ferdinando Magellano venne ucciso

Nel 1522 solo una delle sue navi arrivò in Spagna

 

DIARIO DI BORDO di Antonio Pigafetta

Appena è iniziata l'attraversata del oceano Atlantico ci siamo imbattuti in una bufera,eravamo all'altezza di Capo Verde,lì ci sono state le prime difficoltà per le nostre navi. Dopo aver attraversato l'oceano Atlantico abbiamo avvistato terra,siamo sbarcati e abbiamo trovato degli indigeni del posto molto pacifici che ci hanno venerati come Dei, perché quando siamo sbarcati,per la prima volta dopo tre mesi ha piovuto(nel loro posto) e quindi pensavano che fossimo venuti dal cielo. Siamo ripartiti verso sud ,con le navi cariche di cibo, a cercare il passaggio dall'oceano Atlantico a quello Pacifico. Un giorno vedemmo il passaggio per l'oceano Pacifico e quindi entrammo. Poi ci accorgemmo che era un fiume e quindi ritornammo indietro. Le provviste erano quasi finite, molti chiedevano di tornare indietro, ma Magellano mantenne la rotta. Finalmente,nel 1520, trovammo il passaggio,faceva freddo ,era stretto e burrascoso ci mettemmo 1 mese per attraversarlo. Quando siamo usciti dallo stretto, Magellano ordinò di non fare provviste perché l'oceano Pacifico era corto. Ma ci accorgemmo che l'oceano Pacifico era molto vasto, quindi le provviste finirono,molti marinai morirono di malattie per mancanza di vitamine,molti chiedevano di fare marcia indietro. Nel 1521,finalmente,un marinaio avvistò la terra. Prima che sbarcammo arrivarono degli indigeni e ci rubarono ogni oggetto e una caravella. Allora il nostro capitano scese con degli uomini si riprese la caravella e uccise molti indigeni,poi ripartì. Molte isole si sottomisero a noi e facemmo trattati. Ma un'isola non si sottomesse e i suoi abitanti si scagliarono contro di noi e ,soprattutto,sul nostro capitano. Esso morì proprio in quell'isola. Assunto un nuovo capitano finalmente, nel 1522 con una sola caravella,arrivammo in Spagna.

DIARIO DI BORDO di Bartolomeo e Felipe.

Oceano Mare, 1492

Oggi noi abbiamo affrontato una bufera, una vela si è strappata perchè non abbiamo fatto

in tempo ad ammainarla. Uno dei marinai durante la bufera si è ferito scivolando dal posto di osservazione.

Colombo oggi ha avvistato la terra, subito della gente ci ha portato del cibo, essi parlavano

una lingua straniera a noi sconosciuta. Noi pensavamo che gli indios ci avrebbero attaccato.

Colombo ci disse: ”Scendiamo a terra”.

Quando siamo scesi, c'erano spiagge bellissime e porti superiori ai nostri, una lussureggiante vegetazione,gli indios come arma avevano un pezzo di canna ,all'estremità c' era un pezzo di legno aguzzo.

Dopo un po' di giorni essi si sono cominciati ad ammalarsi e a morire.

 

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