LA CURA DEL CORPO (di Giacomo e Silvia)
Ogni persona curava il proprio corpo e l' abbigliamento con
particolare attenzione.
Per lavarsi usavano sostanze vegetali come la radice delle saponaria
ed erbe profumate.
I maschi usavano portare i capelli lunghi con frangia anteriore.
I sacerdoti si rasavano ai lati della testa ma portavano una lunga
ciocca al centro;
I guerrieri avevano una lunga coda che veniva tagliata dopo la prima
battaglia.
Le donne si accorciavano le lunghe e lucenti chiome in
modi conforme all'età.
GLI ABITI E I GIOIELLI .
L'indumento principale maschile era il perizoma , quello dei
sacerdoti era nero o verde scuro o con ricami
raffigurati crani o ossa umane; solo
l'imperatore indossava il mantello turchese. I sacerdoti e i
guerrieri utilizzavano a volte una tunica a maniche corte aperta sul
davanti o completamente chiusa. Uomini e donne del popolo
camminavano scalzi , ma i ricchi calzavano i sandali allacciati
alla gamba. Si usavano gioielli di varie fogge e materiale.
L'ABBIGLIAMENTO
Sia maschile che femminile , era di modello simile: variano soltanto
le decorazioni e i tessuti.
LA PETTINATURA
Indicava la classe di appartenenza; le ragazze tenevano i
capelli sciolti,le donne sposate li raccoglievano in trecce , i
contadini li portavano frangiati, i nobili avevano il privilegio delle
acconciature elaborate.
GLI
ABITI
Un contadino non ci metteva molto a vestirsi.Dormiva col
perizoma .
Al mattino raccoglieva la coperta e se la avvolgeva su un braccio.
I GIOIELLI
I gioielli attaccati alle labbra e al naso
indicavano che quest' uomo era un guerriero d'alto rango. Ha
decorato il viso con una striscia di colore e con disegni impressi con
stampi d'argilla per recarsi ad una festa. |
LA SCRITTURA DEI MAYA di Eleonora e
Michael
Quello dei maya fu l'unico sistema di
scrittura fra le culture precolombiane, ma non fu inventato interamente
da loro. Esso consisteva in un complesso miscuglio di elementi
ideografici e fonetici.
Oggi gli studiosi hanno ampliato la lista
di questi simboli o glifi; se ne sono decifrati circa 40-50 mentre
molti sono ancora oscuri. Gli scribi erano personaggi di rilievo nella società maya .La divinita protettrice dei maya era Itzamnà inventore
della scrittura. I libri maya trattavano di avvenimenti storici. Erano
formati da una striscia ripiegata a “fisarmonica” composta di rettangoli . Spigati misuravano fino a 6-7 metri erano confezionati di
carta , fabbricati con la corteccia. Gli spagnoli ritenendoli testi
demoniaci ne bruciarono gran quantità , ne sono sopravvissuti solo 3 .
I CALENDARI E IL TEMPO
I maya conoscevano due calendari : il
primo che noi chiamiamo almanacco è il più vecchio,il secondo
calendario chiamato haab. L'anno sacro di
260 giorni è visualizzato dalle 2 ruote più piccole. La sequenza di
ruota più grande visualizza invece il calendario haab di365 giorni. I
due cicli sono simultanei . La data di partenza del calendario haab
veniva fatta risalire al 3113 a.C. , anno di creazione del mondo-secondo
la mitologia del popolo Vuh-l'uomo nacque dal mais.
I maya accumularono e registrarono un
considerevole complesso di conoscenze astronomiche fra cui le loro
tabelle di eclissi solari , sembravano consentissero di fare previsioni
esatte.
I NUMERI
I numeri erano registrati con un sistema
di sbarre e punti : il punto corrispondeva a 1 , la sbarra a 5,
lo zero era rappresentato da una conchiglia
stilizzata . La numerazione era vigesimale . Sui bassorilievi i numeri
erano più elaborati per esempio il 9 poteva essere rappresentato in 2
modi. |
GLI INCAS di Annalisa e Luca
L' ALIMENTAZIONE
L' alimento principale era il mais, si mangiavano fagioli, semi di
amaranto o di salvia. Si mangiava tre volte al giorno: alle 10:00 del
mattino si mangiava zuppa di mais bollito, addolcita con miele o
insaporita con salsa piccante. I ricchi consumavano cacao con
miele o vaniglia, succo di agave fermentato o altre spezie. A metà
giornata si mangiava mais, fagioli, salsa di peperoni e pomodori;
raramente carne di uccelli, selvaggina o tacchino. La tavola dei ricchi
era più raffinata. Si preparavano più di 300 piatti comprendenti
gallette di mais, arrosti e bolliti, ragù di cacciagione, pesci in
salsa di zucca, rane, vermi, formiche alate. Naturalmente c' erano
legumi, patate dolci, peperoni e pomodori. La cena era leggera composta
da sostanze liquide variamente aromatizzate.
LA VITA QUOTIDIANA
Le donne preparavano pasta per confezionare tortillas e cuocevano
cibi con una pietra vulcanica. Le faccende non erano lunghe perché l'
arredamento era semplice. Gli uomini si alzavano all' alba per andare ai
campi e tornavano al tramonto. Nelle città si alzavano presto.
Artigiani, mercanti, sacerdoti e giudici si alzavano presto.
LA VITA CONTADINA
La vita contadina non era mai oziosa, le donne cuocevano e
intrecciavano stuoie e canestri. Si occupavano dell' educazione dei
figli. Gli uomini immagazzinavano il mais in grandi granai,
raccoglievano agave. Curavano la manutenzione delle campagne. |
IL GIOCO DELLA PALLA PRESSO I
MAYA
Daniele e Chantal
Questo gioco era diffuso in tutta l'America Centrale.
GLI SFERISTERI
Lo sferisterio era a forma di I maiuscola, o d'una specie di doppia
T. Gli spettatori, si disponevano su dei alti muri perpendicolari o
obliqui che determinano lo "stadio"; i nobili, per non
mischiarsi alla folla , assistevano al gioco dalle terrazze dei palazzi
vicini. Lo sferisterio era ritenuto una rappresentazione del cosmo e la
palla simboleggiava la corsa del sole.
GIOCO E RITO
Al gioco vi partecipavano due squadre di cinque giocatori che
cercavano di far passare attraverso un anello di pietra, senza toccarla
con le mani e con i piedi. Il costume per proteggere i giocatori
comprendeva una larga e pesante cintura di legno e cuoio, un'imbottitura
per i fianchi e le ginocchia, dei guanti e, in alcune regioni anche un
casco. Questo gioco rituale si svolgeva alla presenza di un folto
pubblico, gli spettatori , partecipavano al gioco scommettendo
pesantemente sui loro beni, le mogli, i figli ed anche su loro stessi e
la loro libertà.
VINCERE O MORIRE
Le partite erano molto pericolose e non venivano vissute come una
semplice gara atletica, infatti, il gioco, piuttosto che una
competizione sportiva, era un rito sacrale. Il gioco era profondamente
impregnato di immagini di morte e sacrificio; fra le cerimonie svolte
dopo la partita c'era anche il sacrificio dei perdenti. Si pensa che il
sacrificio dei giocatori fosse un'offerta al Sole, del quale la palla
era probabilmente un simbolo. Il "giogo" in pietra, copia di
una cintura di cuoio dei giocatori; gioghi simili sono stati ritrovati
in tombe di uomini decapitati, quasi certamente giocatori sacrificati.
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La giornata lavorativa degli Inca. di
Francesca e Andrea
Contadini, artigiani e operai quando si
alzavano all'alba, facevano una colazione, spesso mangiavano gli avanzi
della sera prima, bevevano una bevanda, chiamata “AKA”.
Il lavoro iniziava quando tutta la
famiglia si riuniva per il pasto. Il lavoro continuava fino al calar del
tramonto.
L'alimentazione.
LA DIETA DEL POPOLO.
Gli Inca non friggevano ma mangiavano solo
cibi bolliti. Con il grano turco cucinavano una zuppa che chiamavano “MOTE”
che era aromatizzata con erbe e pepe.
Mangiavano il pane di grano
turco. Gli Inca,
mangiavano anche la di lama,che veniva preparata così: veniva
fatta seccare al sole e poi bollita in zuppe. Il lama veniva usato per
il trasporto della lana.
Allevavano anche i porcellini d'india
perchè la loro carne era molto apprezzata.
Non mancava la cacciagione. Finivano la
dieta con uccelli e rane, vermi, lumache e il cactus chiamato (TUNA). Il
mais (QUINOA) trasformato in farina, come le patate che erano
trasformate in (CHUNO). Anche la carne veniva seccata e salata perchè
si mantenesse a lungo.
Il compito delle donne era di condividere
con gli anziani, di preparare la (CHICHA) masticando i semi di mais, poi
sputandoli nell'acqua di una giara. Si provvedeva a far seccare le
pannocchie di mais e far ingrassare i porcellini d'india,veniva anche
preparata così: bisognava schiacciare per far uscire l'acqua e lasciati fuori di notte perchè si congelassero.
Alla tavola dei nobili.
I nobili e i dignitari avevano cibi più
vari e raffinati rispetto al popolo.Dalle coste giungevano pesci freschi
e crostacei,spezie ed erbe. Atahualpa, l'ultimo Inca il cibo gli veniva
servito su vasellame d'oro ed argento messo su stuoie. La fionda era
fatta di corda o cuoio e da una tasca per il sasso da lanciare. Dopo
aver impugnato la fionda si fa ruotare poi lasciandola di colpo.
I PRODOTTI AGRICOLI
Erano spesso fatti con grande maestria nei
manufatti di ceramica.
LE CASE DEL VILLAGGIO INDIANO
Le mura proteggevano le abitazioni dal
freddo e dal vento: i tetti erano a forma spiovente, era una
tecnica adottata per evitare i danni. |
LA MEDICINA E LA FARMACOPEA DEGLI INCA di
Giulia F. e Dario R.
Gli Indios avevano abilità nel curare le malattie
utilizzando le erbe però non disprezzavano la magia.
LE MALATTIE E I RIMEDI
Le malattie più diffuse erano le febbri e l'uta,(una
specie di lebbra che colpiva il viso).
Gli Indios ritenevano che tutti i mali avessero una
causa soprannaturale e che perciò occorresse curarle,(non solo con
medicine naturali),ma anche con pratiche magiche e religiose; in questo
caso intervenivano gli stregoni,i sacerdoti,gli indovini.
Il potere dei medici derivava dalla saggezza delle loro
formule,che derivavano tramandate di padre in figlio.
Gli Inca sapevano praticare le imputazioni, incidevano
gli ascessi.Sapevano otturare le carie e le protesi erano fatte con il
rame.Sapevano anche trapanare il cranio,però non intervenivano sugli
organi interni.Per suturare le incisioni si ricorreva alle formiche
carnivore alle quali venivano fatti mordere i lembi delle ferite;poi si
tagliava loro la testa che fungeva da graffetta naturale.La malaria
veniva curata con la quina-quina.
Il "paico" era molto indicato per le febbri
comuni.
Contro la tosse si somministrava un' infusione.
Il tabacco era usato come polvere da fiuto per liberare
le vie nasali.
Quando si perdevano i sensi si rimediava con il sangue
di condor.
Per curare la pelle,si usavano i sali minerali.
UNA "MEDICINA" PERICOLOSA:LA COCA
La pianta più usata era la coca: era considerata una
divinità ma poteva essere mortale. I minatori e gli abitanti potevano
servirsene liberamente.Solo i sacerdoti potevano prenderne piccole dosi.
In epoca tarda-incaica, la coca fu usata anche come moneta.
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L'ALIMENTAZIONE DEI MAYA
di Andrea Au. e Andrea Al.
l'alimento principale dei
Maya era il mais e alla donna spettava la sua preparazione .
I chicchi secchi del mais
erano deposti in un vaso di terracotta con acqua e calce, lasciati in
bagno
per un'intera nottata, il
mais veniva macinato in farina grossa .
Venivano disposti su un
contenitore di terracotta, sul fuoco .
Il mais veniva sciolto
nell'acqua come bevanda “ Posol “ . Le foglie di granoturco venivano
macinate e bollite nell'acqua .
Sulla mensa era presente una
bevanda a base di cioccolato, non mancavano CARNI, PESCI, FRUTTA e
MIELE.
LA VITA QUOTIDIANA DEI MAYA
Le bevande alcoliche venivano
usate durante le cerimonie sacre .
Le donne oltre a cucinare
badavano alla casa , tessevano e filavano ; andavano al mercato a
comperare e a vendere ciò che producevano .
Quando occorreva le donne
aiutavano gli uomini nella semina e nella coltivazione .
Nel corso della giornata si
ristoravano con il “ Posol “.
Molto tempo era impiegato per
i lavori pubblici , si dormiva tutti nella stessa stanza su base di
piattaforma , coprendosi con panni di cotone “Pati “. La vita dei
contadini si svolgeva fuori dalla zona cerimoniale e pubblica ;
abitavano in capanne di legno , intonacate , con il tetto di foglie di
palma . |
I SACRIFICI RITUALI PRESSO GLI AZTECHI di Alessandro e
Dario B.
Durante la Festa del Sole un prigioniero di guerra
saliva la scalinata della piramide .
La vittima veniva sacrificata con un coltello col manico
di resina e la lama di selce.
Il cuore della vittima dopo che è stato strappato
veniva messo in un contenitore di pietra e i sacerdoti facevano rotolare
il corpo giù dalle scale.
L'eletto si nutriva solo di sangue umano.
Il re Montezuma aveva sempre a disposizione tanti
prigionieri da sacrificare .
LE GUERRE
Gli Aztechi combattevano guerre contro i vicini (le
cosiddette “guerre dei fiori”) .
LE FESTE
Dopo ogni mercato si organizzavano feste, nel quale si
esibivano musicisti su poche note (a fianco) flauti, (sotto) sonagli (in
basso) tamburi .
I GIOCHI
Gli Aztechi erano abili a giocare a palla, come i Maya;
svolgevano giochi d'azzardo che si svolgeva su una scacchiera,
utilizzando fagioli come segnapunti, infine giocavano al “volador”
nel quale uomini mascherati da uccelli e legati a una corda si gettavano
giù da un palo .
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ASPETTO FISICO E
ABBIGLIAMENTO degli INCA di marco e di giulia fa.
LE TRIBù E L'ASPETTO
FISICO INCA.
Gli inca, avevano tutti il
fisico simile.
Gli uomini erano di media
statura,con il petto ampio,mani tozze e piedi robusti.
Il volto era distinto da
occhi scuri e allungati,pelle ramata,zigomi alti,capelli
spessi,scurissimi e possedevano una notevole agilità e resistenza
fisica.
GLI ABITI
Il primo indumento indossato
dal maschio era il perizoma.
Gli uomini portavano un
camicione di lana (onka) che era realizzato dagli uomini al telaio,
erano di lana e, nelle zone costiere, a disegni geometrici in una
vastissima gamma di colori(più di 100 tonalità).
Il camicione aveva 1 buco per
la testa e 2 grandi aperture per le braccia, simile all'odierno poncho.
Gli abiti della gente comune
erano semplici.
1 tunica di lusso, maschile,
decorata a scacchi realizzati nella tessitura della stoffa, 2 Tipico
spillone d'oro, a forma di cucchiaione, detto tipù: era usato dalle
donne della nobiltà per tenere chiusi i mantelli sul petto.
Gli uomini tenevano in testa
copricapi elaborati come segno di appartenenza a una determinata tribù.
I cittadini indossavano
pantaloni(huara)e,sopra il poncho bianco,una mantella di lana marrone
gettata sulle spalle e annodata sul petto.
Generalmente i piedi erano
nudi o protetti da sandali con la suola in cuoio di lana;la tomaia era a
volte più corta del piede per permettere alle dita di fuoriuscire per
meglio aderire al suolo nelle salite più ripide.
Le donne vestivano un
semplice abito formato da una lunga pezza rettangolare di lana d'alpaca
(anaqu) che copriva anche la testa e che veniva trattenuta in vita da
una cintura.
Sopra indossavano un
mantello,lo yacolla, e ancora uno scialle (topo) trattenuto da una
spilla in rame, argento o, avendone i mezzi, in oro.
I lunghi e lucidi capelli
erano sciolti, oppure raccolti in trecce e ornati con fili colorati di
lana.
ALTA MODA
I dignitari indossavano lo
stesso tipo di abiti, e gioielli o ornamenti di preziosa frattura.
Atahualpa sfoggiava abiti di
tessuto particolarmente raffinato.
Erano le vergini del Sole ad
occuparsi del suo guardaroba e lo stesso indumento non poteva essere
indossato più di una volta.
ACCONCIATURE FEMMINILI
Tipiche delle culture
peruviane fin dal 2 millennio a.C.
I CARATTERI SOMATICI...
dei popoli indiani: capelli
neri e lisci,zigomi alti, naso largo, labbra carnose e mascella
sporgente.
GLI ACCESSORI
Sandali di lusso, sandali
comuni.
Con la lana si confezionavano
borse e copricapi multicolore. |
L' IMPERO DEGLI AZTECHI
Nel 1427 gli aztechi erano una piccola e povera tribù ma meno di
cent'anni conquistarono un vasto impero, comprendeva cinquecento città
e quindici milioni di abitanti.
Ogni anno viaggiavano da una città all'altra per riscuotere le
tasse, furono le tasse a rendere gli Aztechi ricchi e molto odiati. I
Marchesi avevano una posizione a parte nella società Azteca.
L' unico interesse era diventare ricchi ,al re erano molto utili come
spie per le informazioni che riportavano le ricchezze delle città, e le
dimensioni dei loro eserciti. Nascondevano i loro tesori e sostenevano
di essere poveri; andavano per le strade a piedi scalzi e con miseri
mantelli , perché solo i nobili potevano indossare abiti di bella
fattura , ma in casa loro si adornavano di piume e gioielli e godevano
di tesori che avevano portato dai viaggi.
IL RE MONTEZUMA
Il re Azteco governava la città insieme alla donna ,il suo
funzionario più importante, il re Montezuma si occupava principalmente
degli affari esteri. Aveva il compito di ricevere le tasse delle città
conquistate. Doveva premiare i guerrieri e quando il raccolto andava
male, devono distribuire il grano alla popolazione. I nobili portarono
Montezuma per le strade su una lettiga, nessuno poteva guardare il re in
faccia. A palazzo i nobili dovevano avvicinarsi a lui e avvolti in
mantelli logori. Montezuma imparò le funzioni di sacerdote, apprese a
leggere i libri sacri e a guardare le stelle. Seguì l' addestramento
per diventare guerriero, a18 anni conquistò il titolo di "maestro
di ferite" e gran sacerdote.
Quando suo zio divenne re, a Montezuma fu dato il ruolo di comandante
militare. Nel 1503 venne eletto re. La sua vita cambiò completamente.
Andò ad abitare in un palazzo, sposò le principesse di tutte le tribù
dell'impero.
LA SCONFITTA E LA CONQUISTA
L' anno prima della conquista spagnola gli Aztechi ebbero orribili
presagi.
Una notte la gente udì una donna piangere per le strade la morte dei
figli.
Si vede Montezuma che studia la cometa che ogni notte appariva nel
cielo.
Gli spagnoli sbarcarono nel 1519. Montezuma credette che gli spagnoli
fossero dei e non osò combatterli.
Quando vide che le sue formule magiche non riuscivano a fermarli, li
accolse in città con tutti gli onori.
Non fece resistenza neppure quando lo arrestavano.
COME FURONO SCONFITTI GLI
AZTECHI
Le belle industrie e le lance di ossidiana non potevano nulla contro
le armature. E pio gli Aztechi non avevano visto mai i cavalli e le
cariche della cavalleria |
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